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Mercoledì 18 giugno 2025 si è tenuta la Consulta, durante la quale il Dipartimento ha condiviso una prima bozza della sezione 3-Programmazione del prossimo Piano triennale 2026-2028-. Tra le ipotesi di cambiamento c’è l’anestetizzazione dei punteggi del programma e la valutazione 100% sui progetti, dal momento che il programma sembra più sbilanciato su aspetti formali che sostanziali.
Tra le novità, l’aumento dal 7 all’8% della quota percentuale di finanziamento per il servizio civile all’estero e la presenza di standard di qualità, già presenti nei piani precedenti ma ora considerati standard minimi per ritenere il programma ammissibile o meno.
Diversi enti hanno espresso qualche dubbio sull’ipotesi di una valutazione 100% sui progetti per i motivi di seguito sintetizzati:
- la normativa parla di finanziamento di programmi e progetti;
- rende poco obiettiva la parte della valutazione che riguarda la coerenza del programma con ambito e obiettivi del Piano, con gli obiettivi dei progetti e tra la cornice del programma e il contesto dei progetti. Com’è possibile tutto questo se il programma non è oggetto di valutazione puntuale?
- la sterilizzazione del punteggio toglie la possibilità di leggere in senso più alto quello che attraverso le attività di sc si realizza e non va nella direzione di pensare a una programmazione triennale all’interno della quale si inseriscono dei progetti.
- le modifiche al piano triennale vincoleranno per tre anni la presentazione di programmi e progetti, pertanto i due temi Piano triennale e Circolare Programmi sono tra loro correlati e si deve quindi tener conto in parallelo anche del lavoro di revisione di quest’ultima circolare.
La CNESC ribadisce le proposte già condivise durante l’evento del 5 giugno e anticipate con un documento a tutta la Consulta, e in particolare la richiesta di inserire la pace come priorità per il piano triennale. Inoltre, condivide una risemantizzazione dei programmi, intesi come capacità dell’ente di intervenire in un determinato momento in un determinato territorio, e coerentemente ha proposto al contrario di spostare il peso della valutazione sui programmi, intendendo il progetto come strumento operativo.
Il Dipartimento si dice aperto al confronto sul piano e a proposte, chiedendo una posizione congiunta da parte della Consulta.
In seguito la Rappresentanza condivide alcune proposte di modifiche delle linee guida al fine di favorire il più possibile la partecipazione nei territori della rappresentanza e la partecipazione alle elezioni.
Tra i temi posti, quello di ridurre i tempi del processo elettivo della rappresentanza, quello dei rimborsi per garantire la partecipazione alla Consulta, individuazione di figure intermedie, la realizzazione di più assemblee regionali in contemporanea, garantendo un collegamento da remoto.
Il tema viene presentato, in attesa di definire un percorso di lavoro collegiale.
Il Dipartimento aggiorna sui tempi del bando agricolo e ambientale, che dovrebbero uscire in concomitanza nella prima metà di luglio, con chiusura a fine settembre. C’è l’ipotesi di una stessa tempistica per l’uscita del bando deposito progetti dei CCP.
Per quanto attiene al bando digitale, al momento sono circa 147.198 gli interventi di facilitazione, ancora lontani dai 700.000 previsti dalla misura. E’ prevista un’iniziativa che prevede la costruzione di percorsi di facilitazione erogabili on line da poter veicolare a comunità e cittadini di riferimento; gli enti coinvolti nella misura PNRR dovranno promuoverli sul territorio per inserirli successivamente su Facilita.
La CNESC segnala che Helios comincia a dare problemi e a bloccarsi, esprimendo preoccupazione per l’imminente scadenza del deposito programmi e chiedendo al Dipartimento di intervenire per risolvere il problema.