LA CNESC SUL DDL "ISTITUZIONE DEL SERVIZIO MILITARE E CIVILE UNIVERSALE TERRITORIALE E DELEGA AL GOVERNO PER LA SUA DISCIPLINA" DEPOSITATO ALLA CAMERA
Ancor prima di leggere il testo per una valutazione di merito dei suoi contenuti, la CNESC – che dal 1988 accoglie i maggiori Enti accreditati per l'impiego di obiettori di coscienza in servizio civile e che oggi promuovono il servizio civile universale – intende rivolgere alcune domande sulla ratio dell’iniziativa.
Perché non si ritiene funzionale concentrare le risorse economiche pubbliche per sostenere il Servizio Civile che da oltre 50 anni è una forma di difesa civile non armata e nonviolenta della Patria e «di educazione civica al servizio della comunità, di attenzione al prossimo e di rispetto per sé stessi e per gli altri»? Ci sembra una soluzione organizzativamente e economicamente più sostenibile rispetto al ritorno della leva – a 20 anni dalla sua sospensione- oltre che più aderente ai tempi ed ai percorsi giovanili.
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