Servizio Civile Volontario nella riforma del Terzo Settore
Giovedì, 23 aprile 2015 presso la sede Avis a Vignola (MO)
Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile
Giovedì, 23 aprile 2015 presso la sede Avis a Vignola (MO)
Roma, 21 aprile 2015 presso la sede delle Acli nazionali
Programma
9,00 Arrivi e accoglienza
9,30 Introduzione
Servizio Civile: risorsa per rigenerare la comunità
Alberto Scarpitti, Direttore Ufficio SC delle Acli Nazionali
9,45 L'esperienza del Servizio Civile per i giovani
Videoetestimonianze
Articolo da vita.it
Secondo la Conferenza nazionale degli enti «la contrazione a tre tipologie di esperienze (“cittadinanza attiva, solidarietà e inclusione sociale”) rischia di eliminare ad esempio le esperienze ambientali, nei beni culturali, nella promozione sociale, oltre che aprire alla discrezionalità del potere politico di turno»
La Conferenza nazionale degli enti di servizio civile (la Cnesc, in foto il presidente Licio Palazzini) promuove la riforma del Terzo settore, ma con riserva. «Tre erano i cardini innovativi della riforma in materia di servizio civile proposta dal Governo» scrive in una nota, «Renderlo Universale, cioè aperto a tutti i giovani che chiedono di farlo e su questo punto sarà il DEF in via di presentazione e la successiva legge di stabilità 2016-2018 che chiariranno le intenzioni del Governo. Al momento con la dotazione attuale prevista per il 2016 (113 milioni di euro) si tornerebbe a poco più di 20.000 opportunità con le drammatiche conseguenze sul Servizio Civile Nazionale esistente. Per avere 50.000 giovani in servizio nel 2016, numero già basso rispetto all’obiettivo dei 100.000 nel 2017, serviranno almeno 300 milioni di euro».
Nella seduta di ieri 8 Aprile l’Assemblea della Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 8 del disegno di legge delega del Governo per la riforma del Terzo Settore, articolo relativo al Servizio Civile Universale.
La Cnesc ringrazia il Governo, la Relatrice e i parlamentari per un testo in larga parte positivo, anche di fronte a proposte di emendamenti che avrebbero stravolto l’istituto del Servizio Civile Nazionale.
Tre erano i cardini innovativi della riforma in materia di servizio civile proposta dal Governo.
Renderlo Universale, cioè aperto a tutti i giovani che chiedono di farlo e su questo punto sarà il DEF in via di presentazione e la successiva legge di stabilità 2016-2018 che chiariranno le intenzioni del Governo. Al momento con la dotazione attuale prevista per il 2016 (113 milioni di euro) si tornerebbe a poco più di 20.000 opportunità con le drammatiche conseguenze sul Servizio Civile Nazionale esistente. Per avere 50.000 giovani in servizio nel 2016, numero già basso rispetto all’obiettivo dei 100.000 nel 2017, serviranno almeno 300 milioni di euro.
L’altro cardine era portare a compimento l’apertura ai cittadini stranieri residenti nel nostro Paese e ai cittadini comunitari. Per motivi di tenuta nella maggioranza di Governo la questione è stata accantonata, ma resta aperta sul piano parlamentare, con la curiosa situazione che, sul piano amministrativo, il servizio civile nazionale è dal 2013 aperto di fatto ai non italiani.
L’ultimo cardine era la definizione dell’identità costituzionale e culturale del Servizio Civile Universale per dare uno sbocco positivo ai conflitti che dal 2001 indeboliscono il servizio civile in Italia.
L'assemblea annuale della CNESC da poco conclusa ha visto ampliare la rete delle organizzazioni socie e attivare la dimensione degli osservatori.
Nell'azione di impulso al coordinamento fra le diverse esperienze di reti associative operanti sull'intero territorio nazionale la CNESC ha accettato all'unanimità la richiesta di adesione di UNITALSI, INAC e Don Orione ed ha accolto – sempre all'unanimità - la richiesta del Movimento Nonviolento di aderire in qualità di osservatore.
Salgono così a 22 le organizzazioni accreditate, con sedi presenti in tutte le Regioni italiane e anche all'estero che operano per la promozione del Servizio Civile attraverso l'azione della CNESC; una rete di organizzazioni che per capacità di impiego, progetti e sedi di attuazione rappresenta il principale raggruppamento di servizio civile in Italia.
Con l'ingresso del Movimento Nonviolento la CNESC prosegue nel percorso iniziato nel Dicembre 2012 di azione culturale comune per la promozione dei valori e delle azioni di nonviolenza, particolarmente necessarie in questa fase di rinnovato ricorso alla violenza per affrontare i conflitti sociali e fra i popoli e gli Stati.
Roma, 8 aprile 2015
Ricordiamoci che l'ultimo bando ordinario era dell'Ottobre 2013.
Con piacere rileviamo la disponibilità a seguire questa stessa linea di azione da parte di molte Regioni, indipendentemente dalla posizione geografica e dalla maggioranza di governo.
Siamo soddisfatti di questo primo passo e ringraziamo il Sottosegretario Bobba, Il Capo Dipartimento Mauceri e gli Assessori regionali che si sono spesi in tal senso.
Su io donna, settimanale del Corriere della Sera, un articolo di di Benedetta Verrini sul servizio civile in occasione della pubblicazione del bando nazionale.
"Un'opportunità per crescere. E imparare. Non è un lavoro, è un anno dedicato alla formazione e alla crescita individuale in ambiti più diversi: assistenza, beni culturali, potrezione civile e ambiente..."
Sono partiti ieri in tutta Italia i primi giovani con il bando finanziato con Garanzia Giovani, ma non dal Piemonte. "Il problema sembra essere legato ad un disguido con la procedura di iscrizione on line"
Di seguito l'articolo di Redattore Sociale sul bando nazionale con le dichiarazioni del Ministro del Lavoro e del
Welfare Poletti e del Sottosegretario Bobba, ed un commento di Licio Palazzini (Presidente CNESC).
Leggi l'articolo di Redattore Sociale
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Arci Servizio Civile
Assifero
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Avis nazionale
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Cipsi
Cnca
Commissione sinodale per la diaconia
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Enapa
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